L’agriturismo è una formula di soggiorno e vacanza che ha avuto notevole successo perchè unisce alla tranquillità dell’ambiente cibo genuino e contatto con la natura. Ovviamente è anche una forma di investimento per integrare il tuo reddito e sfruttare al meglio un casale da recuperare o un pezzo di terra coltivata. Se dunque questa è la tua idea sappi che non puoi aggirare leggi e regolamenti che disciplinano questo settore, devi per forza passare attraverso la burocrazia e le sue norme che hanno lo scopo proprio di valorizzare il territorio e le tradizioni agricole ed enogastronomiche.
Intanto per avviare l’attività di agriturismo devi essere un imprenditore agricolo che per legge offre un servizio di vitto e alloggio e i propri prodotti di coltivazione e/o allevamento. Informati poi sulle leggi della tua regione perchè prescrivono autorizzazioni e documenti diversi, prevedono incentivi e agevolazioni. Tieni presente che per l’agriturismo il regime di IVA è al 10%.
L’azienda può essere in affitto o di proprietà, con coltivazioni e allevamento di bestiame.
La struttura deve disporre di posti letto (massimo trenta), servizi e requisiti igienico sanitari a norma. Alla Camera di Commercio sapranno comunque darti tutte le informazioni mettendo a tua disposizione modulistica e quant’altro. Per prima cosa devi ottenere l’iscrizione su un apposito elenco di operatori agrituristici, tenuto dalla Provincia.
A seguito di sopralluogo di un incaricato, potrai inoltrare domanda al Comune, allegando un piano agrituristico e specificando il tipo di agriturismo che intendi avviare, con quali servizi (si va dal pernottamento e piccola colazione fino ai pacchetti più sofisticati con centro benessere, escursioni, parcheggi).
I documenti da allegare sono generalmente: certificato di casellario giudiziale, parere favorevole di autorità sanitaria, certificato di iscrizione all’elenco di operatori agrituristici, rilasciato dalla Comissione provinciale agrituristica, attestato di frequenza ai corsi di formazione..
Infatti solitamente è obbligatorio seguire un corso di formazione(da 40 a 100 ore circa) organizzato dalla Col.diretti o da Associazioni agrituristiche sulla gestione manageriale dell’azienda. Il costo ammonta a circa 100, 150 euro. Tutto ciò contribuisce a darti competenza eprofessionalità in un settore in forte espansione e, se aderisci ai relativi bandi e rispetti i requisiti richiesti, puoi ottenere riconoscimenti e marchi sulla qualità dell’ospitalità che hanno un’ottima ricaduta sul valore della tua attività.
Ad ogni modo l’ospitalità, l’accoglienza dell’offerta dipendono poi dalla tua capacità organizzativa e dalle risorse finanziarie che possiedi. Puoi offrire proposte allettanti e originali che prevedono gite e percorsi turistici, ricreativi e culturali.
Per avere maggiore visibilità di questi tempi è utile crearsi un sito internet con promozioni e photogallery, puoi anche qualificarti come fattoria didattica e proporre laboratori per le scuole, gli enti, i docenti.
Insomma la varietà è tanta, questi consigli non sono che piccoli suggerimenti, a te resta l’iniziativa e la voglia di fare e i clienti non mancheranno.