Tenendo conto di fattori molto importanti, come bassa disoccupazione, stabilità politica e inesistente corruzione, continuiamo la seconda parte per aiutare coloro che devono decidere dove lavorare all’estero.
Dove lavorare all’estero: Canada
Purtroppo, a differenza degli altri paesi, non ho esperienza diretta sul Canada.
Le informazioni che riporto sono tratte da opinioni trovate in rete e da suggerimenti di qualche amico che ha avuto la fortuna di vivere in Canada.
Non è un mistero che il Canada è un paese altamente sviluppato, e che offre la possibilità a noi Italiani di effettuare un periodo di lavoro temporaneo in loco.
Come per gli altri paesi extra europei, la vera difficoltà sta nel fatto di ottenere un visto permanente.
Ovviamente, più il nostro profilo professionale è unico e altamente specializzato, le possibilità di ottenere un lavoro stabile aumentano.
Il Canada è un paese meritocratico, se avete qualcosa da offrire, la nazione non vi sbatterà la porta in faccia, anche se troverete non poche difficoltà.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di trascorrere un periodo in Canada, lavorando o studiando, e cercando di integrasi il più possibile con i locali.
Le possibilità di rimanere sono direttamente proporzionali alle persone che conoscerai. Non stiamo parlando di raccomandazione, stiamo parlando di networking.
Dove lavorare all’estero: Paesi bassi
Ho avuto il piacere di visitare l’ Olanda in diverse occasioni e ho incontrato un paese anni luce davanti al nostro.
Un paese dove i vizi personali sono controllati e regolamentati dallo stato, un paese energeticamente responsabile, poche auto, molte bici, popolo accogliente, acculturato e consapevole dei propri diritti.
Nell’Olanda ho visto quel futuro che vorrei vedere nel resto del mondo.
Apertura mentale, libera da stupidi pregiudizi. Unita a buone opportunità di lavoro, l’ Olanda diventa un’ ottima metà da scegliere per chi vuole lavorare all’estero.
I lati negativi dell’ Olanda sono solamente la difficoltà dell’ Olandese e il clima non proprio mite. Per il resto, a mio avviso, sono solo lati positivi.
Facilità d’ impresa, bassa tassazione, meritocrazia, sono all’ordine del giorno.
L’Olanda è anche un ottima meta per chi vuole ottenere un dottorato di ricerca all’ estero.
Non dimenticate che l’ Olanda non è solo Amsterdam. Se siete in cerca di un lavoro, non sottovalutate le altre città, come Utrecht, l’ Aia e Rotterdam.
Dove lavorare all’estero: Norvegia.
La Norvegia offre e chiede molto.
Se non ti spaventano le temperature polari, ma sei più propenso alla carriera e al salario, la Norvegia è il paese che fa per te.
In cima a molte classifiche sulla qualità della vita, la Norvegia offre molte opportunità di lavoro per noi Italiani.
Tutto sta nel saperle cogliere.
Visti gli alti salari, non considerate il viaggio verso il polo di sola andata. La Norvegia può essere un ottimo trampolino di lancio per la vostra futura carriera.
Vivere in condizioni estreme, aggiungerà un valore aggiunto al vostro percorso professionale.
Forse non tutti sanno che la Norvegia è una monarchia parlamentare, dove il re ha solo funzioni cerimoniali e il parlamento è composto dalla bellezza di 169 parlamentari.
Se cercate un paese meritocratico ed efficiente, dovete venire a vivere in Norvegia. Gli abitanti sono fluenti in inglese però non dimenticatevi l’ importanza di parlare la lingua locale.
Conoscere il Norvegese vi aprirà molte porte, purtroppo è una lingua difficile.
In compenso, il reddito pro capite dei cittadini norvegesi è il quarto al mondo.
La Norvegia non è adatta a tutti.
Se siete dei lavoratori senza particolari qualifiche, forse la Norvegia non fa per voi.
Se invece siete dei lavoratori specializzati, medici, infermieri, ricercatori, ingegneri, la possibilità di trovare lavoro in Norvegia aumenta drasticamente.
Le figure professionali specializzate sono sempre ricercate in un mercato del lavoro selettivo e altamente tecnologico come quello norvegese.
Dove lavorare all’ estero: Stati Uniti
Chi di noi, da adolescente, non ha mai sognato di vivere il sogno americano?
Influenzati dai telefilm e dalle stelle di Hollywood, nell’immaginario collettivo, l’ America è la terra promessa, dove tutto è possibile.
Purtroppo il più delle volte, l’ immagine stereotipata di un paese si va a confrontare con la realtà dei fatti. Spesso molto più amara.
Tuttavia, gli Stati Uniti rimangono una prima scelta per chi vuole lavorare all’estero per via delle sue immense possibilità.
Anche se attraversata da una profonda crisi, non solo economica, l’ America rappresenta la culla di tutte le innovazioni che l’ umanità sta attualmente vivendo.
Negli ultimi anni, chi vuole emigrare in America, si trova di fronte un muro praticamente insormontabile. La verità è che le frontiere sono chiuse per chi non ha famiglia in America, o per chi non è un ricercatore, o almeno una figura professionale altamente specializzata.
Tralasciando per il momento la famosa lotteria della Green Card, chi vuole lavorare in America ha diverse possibilità. Tutte queste strade non sono prive di difficoltà e sacrificio ma tutte ugualmente percorribili.
L’importante è capire se l’ America è quello che stiamo cercando. Per approfondire ti rimando al link sull’argomento.
Dove lavorare all’estero: Danimarca.
Ho voluto inserire in questa lista la Danimarca perché, a torto, viene troppo spesso trascurata dagli Italiani in cerca di fortuna all’estero.
La Danimarca offre molte possibilità di lavoro. Guardando la lista stilata dalla banca mondiale, la Danimarca occupa addirittura la 5° posizione.
Snellezza burocratica, meritocrazia, facilità d’ impresa e la vicinanza con l’ Italia rende la Danimarca una metà ideale per chi ha deciso di non arrendersi e lottare per un futuro migliore.
Anche se fa parte dell’ Europa, la Danimarca adotta tuttora la Corona Danese, e presenta bassi tassi di disoccupazione.
Se avete delle difficoltà ad ingranare, avrete un reddito minimo garantito che per ottenerlo dovete giustamente dimostrare di cercare attivamente lavoro, pena l’ esclusione dai programmi.
I danesi parlano fluentemente inglese, però come per gli altri paesi, per sentirsi pienamente accettati e integrati, familiarizzare con la lingua locale è di fondamentale importanza. Se volete approfondire, potete farlo negli articoli dedicati all’argomento.
Dove lavorare all’estero: Svizzera
Impossibile non citare la Svizzera in questa classifica.
Esempio mondiale di come andrebbe gestito il patrimonio pubblico, la Svizzera non conosce crisi occupazionale, la competitività, la giusta tassazione, la democrazia diretta, il senso civico rende la Svizzera un terreno fertile per imprenditori e lavoratori.
Data la vicinanza con l’ Italia, la Svizzera storicamente è sede di trasferimento.
Per ottenere un visto, dovrete essere in grado di ottenere un lavoro o di avviare un’ attività imprenditoriale.
Molto ricercate sono le figure ad alto grado universitario, come ricercatori, medici, programmatori ed ingegneri.
In Svizzera, l’ importanza di parlare tedesco, francese ed inglese è di vitale importanza.
Ricordate che nessuno regala niente all’estero.
Solo chi è in grado di comunicare riesce a cambiare vita lavorando all’ estero. Se volete approfondire il discorso Svizzera, potete consultare i seguenti articoli.
Dove lavorare all’estero: Regno Unito
Non potevo non citare il Regno Unito in questa classifica. Nonostante i vari problemi occupazionali degli ultimi anni, il Regno Unito garantisce un livello medio della vita elevato.
Da sottolineare che i problemi derivano da una massiccia emigrazione. Ascoltando i pareri degli Inglesi, non è da escludere una fuoriuscita dai trattati e chiusura delle frontiere.
Avendo vissuto in Scozia ed Inghilterra diversi anni, ho notato in prima persona il continuo flusso di emigranti provenienti da Grecia, Italia e Spagna.
Manodopera poco specializzata con un livello di conoscenza della lingua inglese medio basso. Anno dopo anno la ricerca del lavoro in Uk è diventata più difficile. Tuttavia il mercato inglese è un mercato dinamico e meritocratico, dove non è difficile ritagliarsi un piccolo spazio.
La facilità di iniziare un business è totalmente disarmante.