La ricevuta di pagamento caparra è un documento che attesta il versamento di una somma di denaro a titolo di caparra, ovvero un anticipo su un pagamento totale concordato tra due parti. La caparra viene solitamente versata per garantire un accordo commerciale o contrattuale, come l’acquisto di un bene o la prenotazione di un servizio.
Come scrivere una Ricevuta di pagamento caparra
Scrivere una ricevuta di pagamento caparra è un passo fondamentale quando si desidera formalizzare in modo chiaro e trasparente il versamento di una somma a titolo di garanzia o anticipo. La “caparra” è spesso utilizzata in ambito immobiliare per bloccare un immobile prima di procedere alla firma del contratto vero e proprio, ma può comparire anche in altri contesti, come l’acquisto di un’automobile, la prenotazione di un servizio o l’acquisto di un bene di valore. In tutti questi casi, redigere un documento scritto che attesti l’importo, la data e la motivazione del pagamento costituisce una forma di tutela reciproca tra chi versa la somma (il futuro acquirente o conduttore) e chi la riceve (il proprietario o fornitore del servizio).
Per scrivere una ricevuta di pagamento caparra in maniera efficace, è innanzitutto indispensabile inserire, sin dall’intestazione, la dicitura che identifichi con precisione il documento. In genere, è sufficiente indicare “Ricevuta di pagamento caparra” o “Ricevuta di pagamento di caparra confirmatoria”, qualora si sia esplicitamente convenuto che il denaro ha funzione di caparra confirmatoria. Questo tipo di caparra, secondo il diritto civile, serve a garantire l’esecuzione di un futuro accordo e prevede che, in caso di inadempimento di una delle due parti, possano scattare determinate conseguenze: il trattenimento della somma da parte di chi la ha ricevuta, oppure la richiesta di una somma di pari importo a titolo di risarcimento, qualora la parte che recede sia il ricevente. Se invece la caparra è di natura penitenziale, ne va data menzione nella scrittura, precisando che entrambe le parti possono sciogliersi dal contratto, con la conseguenza di perdere o dover restituire il doppio della caparra.
Dopo l’intestazione, si passa alla data. È buona norma riportare con esattezza il giorno, il mese e l’anno in cui la ricevuta viene rilasciata, così da avere un riferimento temporale certo dell’avvenuto versamento. Subito dopo, è opportuno fornire i dati anagrafici e i recapiti essenziali di entrambe le parti, cioè di chi consegna la somma (sovente definito “promissario acquirente” o “conduttore”) e di chi la riceve (“promittente venditore” o “locatore”). Inserire nome, cognome, indirizzo di residenza e, se possibile, codice fiscale o partita IVA aiuta a rendere inequivocabile l’identità dei soggetti coinvolti, aspetto fondamentale in un’ottica di prevenzione di eventuali contenziosi futuri.
Un altro elemento centrale è la descrizione dell’oggetto o del motivo del versamento della caparra. Se si tratta di un immobile, occorre indicare il tipo di bene, ad esempio appartamento, villetta o locale commerciale, precisando il relativo indirizzo comprensivo di via, numero civico, CAP, città e qualsiasi altro dettaglio utile a identificarlo senza incertezze. Se invece la caparra è versata per un acquisto di un bene mobile, si dovranno specificare marca, modello, anno di produzione, caratteristiche essenziali o quant’altro possa permettere di distinguere in modo univoco l’oggetto in questione. Nel caso di un servizio, si chiarirà la natura dell’attività promessa o prenotata, ad esempio un soggiorno in una struttura turistica o l’organizzazione di un evento, in modo tale da collegare con precisione la somma versata alla futura prestazione.
La parte cruciale della ricevuta è l’indicazione dell’importo. È consigliabile riportare la cifra sia in numeri sia in lettere, accompagnata dalla relativa valuta (di solito euro). La doppia scrittura consente di evitare manomissioni e rende il documento più autorevole dal punto di vista probatorio. Laddove il pagamento avvenga in contanti, si suggerisce di specificarlo, con formule come “ricevuti euro … in contanti” o “versati euro … in contanti”, mentre, se è stato utilizzato un assegno, un bonifico o un’altra forma di pagamento tracciabile, può essere utile annotare gli estremi della transazione, come il numero di CRO del bonifico o il numero dell’assegno, la banca emittente e la data di emissione. Questi dettagli, talvolta considerati superflui, si rivelano invece preziosi se in futuro dovesse essere necessario dimostrare in modo inequivocabile l’avvenuto trasferimento di denaro.
Un passaggio ulteriore, ma spesso consigliato, è la citazione degli accordi presi in merito alla natura della caparra e alle sue conseguenze in caso di mancata conclusione del contratto definitivo. Ad esempio, si può inserire una frase sintetica del tipo: “Tale somma viene versata a titolo di caparra confirmatoria ai sensi dell’articolo 1385 del Codice Civile” oppure, nel caso di caparra penitenziale, “La presente somma è destinata a titolo di caparra penitenziale, con le conseguenze previste dall’articolo 1386 del Codice Civile”. In questa fase, menzionare i riferimenti normativi non è obbligatorio, ma arricchisce di chiarezza e di certezza il contenuto della ricevuta.
Poiché la ricevuta di pagamento caparra è un documento che attesta un passaggio di denaro, la firma di chi riceve la somma è essenziale. Se la caparra viene versata da più di un soggetto o a favore di più di una persona, è opportuno che anche le firme riflettano le molteplici parti coinvolte. Talvolta, si preferisce che entrambe le parti firmino, così da sancire la consapevolezza e l’accordo esplicito sull’esistenza del pagamento e sui termini che regolano il suo eventuale recupero o la sua perdita. Alcuni, per rafforzare la validità della scrittura, aggiungono la dicitura “per ricevuta” accanto alla firma di chi incassa il denaro, mentre chi versa la caparra può apporre la propria firma per presa visione.
Dal punto di vista fiscale, capita che, in caso di ricevute di importo superiore a una certa soglia (77,47 euro in Italia), sia necessaria un’imposta di bollo, pari a 2 euro, che va applicata al documento. È consigliabile verificare le normative in vigore, specialmente se la transazione è di rilevante importo economico o se si colloca in un contesto professionale. In determinate situazioni, per esempio se si tratta di una caparra versata nell’ambito di un contratto di locazione con cedolare secca, le regole possono variare ed è preferibile chiedere informazioni a un commercialista o consultare la documentazione ufficiale.
Una volta ultimata la stesura, la ricevuta va conservata con cura per tutta la durata della trattativa e, di solito, fino all’esaurirsi del rapporto contrattuale, anche qualora esso non si concluda con un contratto definitivo. Nel caso di compravendite immobiliari, questa ricevuta funge da passo preliminare per poi arrivare al preliminare di compravendita (cosiddetto “compromesso”). Se, invece, l’accordo non dovesse andare a buon fine, la ricevuta diventa un documento-chiave per stabilire il destino della caparra e individuare responsabilità o addebiti.
Esempio di Ricevuta di pagamento caparra
Io sottoscritto/a [Nome e Cognome di chi riceve la caparra], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo completo], Codice Fiscale [Codice Fiscale], dichiaro di aver ricevuto in data [gg/mm/aaaa] dal Sig./Sig.ra [Nome e Cognome di chi effettua il pagamento], nato/a a [Luogo di nascita] il [Data di nascita], residente in [Indirizzo completo], Codice Fiscale [Codice Fiscale], la somma di euro [Importo in cifre] (in lettere: [Importo in lettere]) a titolo di caparra [confirmatoria/penitenziale, a seconda dei casi] per [specificare la motivazione, ad esempio acquisto di un bene immobile, stipula di un contratto di locazione, futura compravendita, ecc.].
Con la presente ricevuta, confermo di aver percepito integralmente l’importo sopra indicato. La somma costituisce caparra ai sensi dell’articolo 1385 (o 1386, a seconda dei casi) del Codice Civile e verrà computata secondo le condizioni di cui all’accordo preliminare tra le parti. Il pagamento è stato effettuato tramite [specificare la modalità di pagamento: contanti, bonifico bancario, assegno, ecc.].
Luogo e data: [Città], [gg/mm/aaaa]
Firma del ricevente