Le norme in materia di detrazione IRPEF delle spese per le ristrutturazioni edilizie, prevedono che i pagamenti debbano essere effettuati tramite bonifico, bancario o postale. Per detrarre il 50% degli oneri di ristrutturazione, il bonifico deve contenere degli elementi specifici. Vediamo quali.
Dati dell’ordinante
Il bonifico deve essere effettuato da chi intende beneficiare della detrazione, quindi dal proprietario dell’edificio, sul quale sono in corso gli interventi di ristrutturazione, dal chi ne detiene il possesso (in virtù di un contratto di comodato o locazione), o dal titolare di diritti reali di godimento sull’immobile.
Nel campo “Ordinante” devono essere indicati, quindi, i dati identificativi del soggetto che paga e che usufruirà della detrazione, quali: nome, cognome e codice fiscale.
Dati del beneficiario del bonifico
Nel campo “Beneficiario” vanno inseriti tutti i dati del beneficiario del bonifico, ovvero del fornitore di beni o servizi che ineriscono la ristrutturazione edilizia. E’ necessario indicare: nome, cognome (o denominazione sociale), codice fiscale o numero di partita IVA.
Causale del bonifico
La legge prevede che venga inserita una causale specifica, in modo tale che sia possibile ricondurre chiaramente il pagamento alla norma agevolativa, e che le banche, o le poste, possano codificare tale versamento tra quelli da assoggettare alla ritenuta d’acconto del 4% (introdotta con D.L. 98/2011). Sempre nel campo “causale” andranno indicati i dati della fattura relativa al pagamento. Vediamo un esempio di come dev’essere scritta tale causale: “Pagamento spese di ristrutturazione ex art. 16bis DPR 917/86 e successive modificazioni ed integrazioni. Fattura n.ro … del …/…/…” Le banche hanno già i moduli predisposti basta quindi specificare all’impiegato che si tratta di ristrutturazione edilizia.
Nel caso in cui la proprietà dell’immobile, oggetto dell’intervento detraibile, sia suddivisa tra più persone, e queste intendano usufruire del bonus IRPEF del 50%, è necessario indicare nella causale del bonifico anche il codice fiscale di tali comproprietari. Questi dati andranno riportati nelle fatture di acquisto cui il pagamento afferisce. Tali indicazioni valgono anche con riferimento ai bonifici eseguiti dal condominio, per il pagamento delle spese di ristrutturazione eseguite sulle parti comuni; nella causale, andranno indicati il codice fiscale del condomino che sostiene le spese, o dell’amministratore.
Per non decadere dal beneficio fiscale in esame, è previsto l’obbligo di conservazione (per 10 anni) delle ricevute dei bonifici afferenti il pagamento delle spese che danno diritto alla detrazione, unitamente alle relative fatture.
Come correggere il bonifico sbagliato
Se ci si accorge di aver commesso degli errori, nella compilazione del bonifico, bisogna provvedere, tempestivamente, a emetterne un altro, stornando prima il pagamento effettuato con il bonifico errato.
Tale correzione deve, comunque, avvenire prima che le spese vengano detratte, quindi in data antecedente a quella di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno di sostenimento degli oneri.