Roi è la sigla comunemente utilizzata dagli analisti di bilancio per indicare un particolare indice di redditività dell’impresa, che in inglese prende nome di return on investment (di cui Roi è l’acronimo) e in italiano è detto indice della redditività del capitale investito. Esso è uguale al rapporto, espresso in termini percentuali, fra utile operativo e capitale investito.
Per comprendere il significato del Roi è necessario definire con precisione i due termini del rapporto. In primo luogo, al numeratore viene posto l’utile operativo e non l’utile netto. Ciò significa che l’indice intende fornire una misura
della redditività della sola gestione caratteristica d’impresa, e non la redditività globale derivante anche dalla gestione finanziaria, straordinaria, fiscale o non caratteristica. Il Roi non tiene conto dei risultati positivi o negativi derivanti da queste attività limitrofe, ma esclusivamente dell’attività principale. Soltanto i redditi che traggono origine da questa sono infatti idonei a garantire l’esistenza futura dell’impresa. Gli altri redditi, pur potendo avere carattere permanente, sono o, meglio, dovrebbero essere di entità molto inferiore.
L’utile operativo è dunque la misura che bisogna prendere in considerazione per tenere conto dei risultati prodotti dalla sola gestione caratteristica: esso infatti è pari alla differenza dei ricavi e dei costi generati da questa.
Per quanto concerne il capitale investito, vanno svolte due precisazioni. In primo luogo, esso non coincide perfettamente in questo caso con il valore totale dell’attivo dello stato patrimoniale (o del passivo, visto che i due termini hanno identica misura); si ottiene bensì sottraendo da esso l’insieme delle attività estranee alla gestione caratteristica, e quindi principalmente le immobilizzazioni finanziarie. In secondo luogo, bisogna tenere conto del valore medio d’esercizio, visto che nel periodo l’entità di capitale investito può variare.
Rapportando quindi l’utile operativo al capitale investito così determinato si ottiene una misura precisa della redditività della sola gestione caratteristica. Ovviamente, quanto più essa è elevata, tanto maggiori sono le potenzialità dell’impresa sul mercato. Un Roi elevato indica in particolare che l’impresa può pagare senza difficoltà i debiti e potrà superare con relativa tranquillità eventuali periodi in perdita.
Per sapere se il Roi di un’impresa è alto o basso, bisogna confrontarlo con il tasso medio del costo del denaro, sotto il cui livello non dovrebbe mai scendere. Infatti, non tutto il capitale investito è patrimonio dell’impresa, ma una quota rilevante è presa a prestito e viene remunerata approssimativamente al tasso di costo medio del denaro. Il confronto del Roi con tale tasso indica altresì se conviene finanziare nuove iniziative con capitale di debito ovvero con mezzi propri